DRUMMIN'
IN ITALY
The Cd
Da tempo mi chiedo qual è il motivo per cui i musicisti
stranieri lavorano così tanto in Italia. Motivi artistici - si dirà. E probabile
che allinizio fosse così, ma da qualche anno si è scatenata la corsa al nome più
famoso; gli stessi session-man stranieri se ne sono accorti, e ne ridono.
Eppure i turnisti italiani sono allo stesso livello degli
americani, sia tecnicamente sia per il gusto musicale, anzi, conoscono bene la musica
italiana, masticano il nostro sound da anni, capiscono bene il testo delle canzoni e lo
interpretano di conseguenza. E una questione tecnica, ma soprattutto culturale,
contaminiamo la nostra musica con un suono che di questa musica non è neppure lontano
parente. Una esterofilia senza motivazioni fondate.
E i musicisti stranieri ridono del nostro "inferiority
complex" e si godono dei compensi inimmaginabili per un italiano, pagati
settimanalmente e senza ritardi, quando un turnista italiano oggi viene pagato anche dopo
centoventi giorni, quattro mesi.
Qualcuno potrà dire che sentir suonare Vinnie Colaiuta è più
bello che ascoltare un Mario Rossi qualsiasi. Ma di Colaiuta ce nè uno solo, ed un
disco di un cantante stonato resta semplicemente un disco di un cantante stonato, anche se
ci suona Colaiuta.
Così è venuta lidea di valorizzare l"Azienda
Italia", facendo una vetrina dei batteristi e percussionisti più famosi. Una vera e
propria disfida, dove la squadra azzurra si affaccia spesso nella metacampo avversaria
suonando jazz o musica americana. Nasce così il compact disk "Drummin in
Italy", un "Bignami" della batteria e delle percussioni nella nostra
penisola. Ascoltatelo e vi renderete conto che un album-compilation dei drummer
newyorchesi non suonerebbe in modo diverso. Abbiamo un tesoro in casa e non lo sappiamo;
per questo motivo abbiamo scelto un titolo in inglese, permette una maggiore diffusione
del nostro patrimonio musicale anche allestero.
Il cd contiene molti brani inediti ed è completato dalla rivista,
che presenta i protagonisti e pubblica le partiture, oltre ai profili di molti altri
artisti.
Unultima considerazione. La nostra è una realtà musicale
ricca, con un Nord preparato e preciso ed un Sud colto e fantasioso, sempre pronto a
ricercare le proprie radici. Dal Sud arrivano le idee, i ritmi, le melodie e le
contaminazioni che possono dare una spinta ad un paese che per vocazione è la culla della
civiltà musicale. I produttori farebbero bene a investire sulla nostra cultura musicale
invece che sui musicisti stranieri. Abbiamo le forze per farcela da soli, magari
migliorando anche le produzioni ed il suono, "Drummin in Italy" è qui a
dimostrarlo.
I BRANI / THE TRACKS
ALFREDO GOLINO Mollusk (5:30) (Alfredo Golino, Bruno Zucchetti)
ALFREDO GOLINO batteria, BRUNO ZUCCHETTI tastiere, GIULIA FASOLINO programmazione, MASSIMO
"GOGO"GHINDELLI chitarra
GIULIO CAPIOZZO Speak low (4:40)
GIULIO CAPIOZZO batteria, TONY SCOTT clarinetto, MASSIMO FARAO piano, ALDO ZUNINO
basso
ROBERTO GATTO Latin sketches (2:33) (Roberto Gatto)
ROBERTO GATTO batteria
NACO Volando con Milton (2.00) (G. "Naco" Bonaccorso)
NACO voce, chitarra 12 corde, Remo bodhran, slit drum, cuica, shakers
TULLIO DE PISCOPO Movimento in Do minore (6:32) (Tullio De Piscopo)
TULLIO DE PISCOPO batteria, KARL POTTER congas, ANDREA BRAIDO chitarra, FRANCESCO SANTUCCI
sax tenore, CARLO GIARDINA tastiere, ALFREDO PAIXAO basso, PETER DE PISCOPO timpani, MARCO
TAMBURINI e GERARDO CARBONI tromba, SANDRO COMINI trombone, PARIDE SFORZA sax alto,
MAURIZIO CALDURA sax baritono
CHRISTIAN MEYER La dama bianca (6.25) (Dario Faiella)
DARIO FAIELLA chitarre, MICHAEL ROSEN sax, RICCARDO FIORAVANTI contrabbasso, CHRISTIAN
MEYER batteria
WALTER CALLONI Marcia di un cammello
stanco (5:57) (Massimo Colombo)
WALTER CALLONI batteria, STEFANO CERRI basso, MASSIMO COLOMBO tastiere, NACO percussioni,
MAURO PAGANI violino
ELLADE BANDINI Legata ad uno scoglio (2:24) (Leo Chiosso e Lelio Luttazzi)
ELLADE BANDINI, batteria, DANILO REA piano, MASSIMO MORICONI contrabbasso, SANDRO
GIBELLINI chitarra, RUDY MIGLIARDI, MARCO TEMPESTA tromboni, UMBERTO MORETTI, EMILIO SOANA
trombe, LEONARDO PRETE, SERGIO RIGON, GIOVANNI TROVESI sax, MARIO ROBBIANI arrangiamenti
FURIO CHIRICO Café con Leche (5:34) (Alfredo Ponissi)
FURIO CHIRICO batteria, MASSIMO CAMARCA basso, ALFREDO PONISSI sax, CARMELO TRAVIA
tastiere.
ANDREA CENTAZZO Trilogia: Futuro antico
II / Tiare II / The Woodstock day (8:17) (Andrea Centazzo)
ANDREA CENTAZZO batteria, percussioni
AGOSTINO MARANGOLO Certi giorni mi sento
bene, certi giorni mi sento male (3:15) (Mario De Rienzo)
AGOSTINO MARANGOLO batteria, PINO IODICE tastiere, GIGI DE RIENZO basso elettrico, MARIO
DE RIENZO arrangiamenti e programmazione
DANIELE DI GREGORIO Burton (5:30) (Daniele Di Gregorio)
DANIELE DI GREGORIO vibrafono, GIAMPERO PRINA batteria DAVIDE DI GREGORIO flauto e sax,
RICCARDO FIORAVANTI basso
ROBERTO "MAMEY" EVANGELISTI
Abran puertas (Llegò neno) (7:20) (Neno Gonzalez)
ROBERTO EVANGELISTI congas, coro, CARLOS SARMIENTO piano, TIBERIO RIPA basso, ELVIO
GHIGLIORDINI flauto, RUBEN CHAVIANO e CRISTIANO BRUNELLA violino, PAULO LA ROSA timbales,
coro, STEFANO CHISTOLINI guiro, coro, LUIS CHACON "ASPIRINA" voce
ELIO RIVAGLI Matteo (7.53) (Mario Petracca)
ELIO RIVAGLI batteria, MARIO PETRACCA chitarra, FURIO DI CASTRI contrabbasso
Prodotto da Mario Riggio per Musidea Editore, Roma
Masterizzato da Mario Riggio e Luca Scabbìa allo studio "Digital audio tools"
di Genova
Si ringraziano gli autori, le case discografiche e gli editori per la gentile concessione
dei brani già editi. Un ringraziamento particolare a Massimiliano Pani e Franz Di
Cioccio.
Scrivi a Mario mariggio@tin.it
Aggiornato il: marzo 19, 2009.