DRUMMIN' IN ITALY
The Cd

Drummin.jpg (16696 byte)


Da tempo mi chiedo qual è il motivo per cui i musicisti stranieri lavorano così tanto in Italia. Motivi artistici - si dirà. E’ probabile che all’inizio fosse così, ma da qualche anno si è scatenata la corsa al nome più famoso; gli stessi session-man stranieri se ne sono accorti, e ne ridono.

Eppure i turnisti italiani sono allo stesso livello degli americani, sia tecnicamente sia per il gusto musicale, anzi, conoscono bene la musica italiana, masticano il nostro sound da anni, capiscono bene il testo delle canzoni e lo interpretano di conseguenza. E’ una questione tecnica, ma soprattutto culturale, contaminiamo la nostra musica con un suono che di questa musica non è neppure lontano parente. Una esterofilia senza motivazioni fondate.

E i musicisti stranieri ridono del nostro "inferiority complex" e si godono dei compensi inimmaginabili per un italiano, pagati settimanalmente e senza ritardi, quando un turnista italiano oggi viene pagato anche dopo centoventi giorni, quattro mesi.

Qualcuno potrà dire che sentir suonare Vinnie Colaiuta è più bello che ascoltare un Mario Rossi qualsiasi. Ma di Colaiuta ce n’è uno solo, ed un disco di un cantante stonato resta semplicemente un disco di un cantante stonato, anche se ci suona Colaiuta.

Così è venuta l’idea di valorizzare l’"Azienda Italia", facendo una vetrina dei batteristi e percussionisti più famosi. Una vera e propria disfida, dove la squadra azzurra si affaccia spesso nella metacampo avversaria suonando jazz o musica americana. Nasce così il compact disk "Drummin’ in Italy", un "Bignami" della batteria e delle percussioni nella nostra penisola. Ascoltatelo e vi renderete conto che un album-compilation dei drummer newyorchesi non suonerebbe in modo diverso. Abbiamo un tesoro in casa e non lo sappiamo; per questo motivo abbiamo scelto un titolo in inglese, permette una maggiore diffusione del nostro patrimonio musicale anche all’estero.

Il cd contiene molti brani inediti ed è completato dalla rivista, che presenta i protagonisti e pubblica le partiture, oltre ai profili di molti altri artisti.

Un’ultima considerazione. La nostra è una realtà musicale ricca, con un Nord preparato e preciso ed un Sud colto e fantasioso, sempre pronto a ricercare le proprie radici. Dal Sud arrivano le idee, i ritmi, le melodie e le contaminazioni che possono dare una spinta ad un paese che per vocazione è la culla della civiltà musicale. I produttori farebbero bene a investire sulla nostra cultura musicale invece che sui musicisti stranieri. Abbiamo le forze per farcela da soli, magari migliorando anche le produzioni ed il suono, "Drummin’ in Italy" è qui a dimostrarlo.


I BRANI / THE TRACKS

ALFREDO GOLINO Mollusk (5:30) (Alfredo Golino, Bruno Zucchetti)
ALFREDO GOLINO batteria, BRUNO ZUCCHETTI tastiere, GIULIA FASOLINO programmazione, MASSIMO "GOGO"GHINDELLI chitarra

GIULIO CAPIOZZO Speak low (4:40)
GIULIO CAPIOZZO batteria, TONY SCOTT clarinetto, MASSIMO FARAO’ piano, ALDO ZUNINO basso

ROBERTO GATTO Latin sketches (2:33) (Roberto Gatto)
ROBERTO GATTO batteria

NACO Volando con Milton (2.00) (G. "Naco" Bonaccorso)
NACO voce, chitarra 12 corde, Remo bodhran, slit drum, cuica, shakers

TULLIO DE PISCOPO Movimento in Do minore (6:32) (Tullio De Piscopo)
TULLIO DE PISCOPO batteria, KARL POTTER congas, ANDREA BRAIDO chitarra, FRANCESCO SANTUCCI sax tenore, CARLO GIARDINA tastiere, ALFREDO PAIXAO basso, PETER DE PISCOPO timpani, MARCO TAMBURINI e GERARDO CARBONI tromba, SANDRO COMINI trombone, PARIDE SFORZA sax alto, MAURIZIO CALDURA sax baritono

CHRISTIAN MEYER La dama bianca (6.25) (Dario Faiella)
DARIO FAIELLA chitarre, MICHAEL ROSEN sax, RICCARDO FIORAVANTI contrabbasso, CHRISTIAN MEYER batteria

WALTER CALLONI Marcia di un cammello stanco (5:57) (Massimo Colombo)
WALTER CALLONI batteria, STEFANO CERRI basso, MASSIMO COLOMBO tastiere, NACO percussioni, MAURO PAGANI violino

ELLADE BANDINI Legata ad uno scoglio (2:24) (Leo Chiosso e Lelio Luttazzi)
ELLADE BANDINI, batteria, DANILO REA piano, MASSIMO MORICONI contrabbasso, SANDRO GIBELLINI chitarra, RUDY MIGLIARDI, MARCO TEMPESTA tromboni, UMBERTO MORETTI, EMILIO SOANA trombe, LEONARDO PRETE, SERGIO RIGON, GIOVANNI TROVESI sax, MARIO ROBBIANI arrangiamenti

FURIO CHIRICO Café con Leche (5:34) (Alfredo Ponissi)
FURIO CHIRICO batteria, MASSIMO CAMARCA basso, ALFREDO PONISSI sax, CARMELO TRAVIA tastiere.

ANDREA CENTAZZO Trilogia: Futuro antico II / Tiare II / The Woodstock day (8:17) (Andrea Centazzo)
ANDREA CENTAZZO batteria, percussioni

AGOSTINO MARANGOLO Certi giorni mi sento bene, certi giorni mi sento male (3:15) (Mario De Rienzo)
AGOSTINO MARANGOLO batteria, PINO IODICE tastiere, GIGI DE RIENZO basso elettrico, MARIO DE RIENZO arrangiamenti e programmazione

DANIELE DI GREGORIO Burton (5:30) (Daniele Di Gregorio)
DANIELE DI GREGORIO vibrafono, GIAMPERO PRINA batteria DAVIDE DI GREGORIO flauto e sax, RICCARDO FIORAVANTI basso

ROBERTO "MAMEY" EVANGELISTI Abran puertas (Llegò neno) (7:20) (Neno Gonzalez)
ROBERTO EVANGELISTI congas, coro, CARLOS SARMIENTO piano, TIBERIO RIPA basso, ELVIO GHIGLIORDINI flauto, RUBEN CHAVIANO e CRISTIANO BRUNELLA violino, PAULO LA ROSA timbales, coro, STEFANO CHISTOLINI guiro, coro, LUIS CHACON "ASPIRINA" voce

ELIO RIVAGLI Matteo (7.53) (Mario Petracca)
ELIO RIVAGLI batteria, MARIO PETRACCA chitarra, FURIO DI CASTRI contrabbasso

Prodotto da Mario Riggio per Musidea Editore, Roma
Masterizzato da Mario Riggio e Luca Scabbìa allo studio "Digital audio tools" di Genova
Si ringraziano gli autori, le case discografiche e gli editori per la gentile concessione dei brani già editi. Un ringraziamento particolare a Massimiliano Pani e Franz Di Cioccio.


Scrivi a Mario mariggio@tin.it

Aggiornato il: marzo 19, 2009.