I batteristi, fin dalle origini del jazz, sono rimasti affascinati dai tamburi etnici. In tempi più moderni Elvin Jones e Art Blakey hanno scavato nelle radici africane dello
strumento, aprendo la strada a nuove concezioni musicali che si allontanano dal jazz, come la world music, che contamina suoni e culture diverse.
L'idea di raccogliere in un metodo alcune ritmiche etniche viene a Gianni Branca osservando il lavoro di Manu Katché. I suoni e le poliritmie etniche sono spesso riconducibili a ritmiche afrocubane e, con un po' di creatività, si possono sviluppare ed adattare a molti generi musicali.
Così Gianni ha messo insieme una batteria con tamburi etnici, tablas e djembé, su cui sviluppa delle variazioni su alcune ritmiche cubane (guaguanco, palito, cascara) e indiane. A questo aggiunge la "Danzìa", una sua creazione originale.
Gli esempi ritmici sono suonati insieme a basso elettrico e percussioni e vengono applicati musicalmente sui brani di Armando Corsi.
I MUSICISTI
GIANNI BRANCA dopo aver studiato batteria con Dado Sezzi, Sal Sofia e Walter Calloni, intraprende la carriera professionale perfezionando lo strumento con Giorgio Di Tullio. Collabora in produzioni nazionali e
internazionali con vari artisti, fra cui Teresa De Sio e Adriano Mondini.
ARMANDO CORSI è uno dei chitarristi più creativi del panorama nazionale. Arrivato al culmine di una prestigiosa carriera di turnista che lo ha visto a fianco di Ivano Fossati, Paco De Lucia ed altri artisti, ha deciso di
sviluppare un proprio itinerario di ricerca musicale incidendo due album.
ANTONELLA SERA' cantante e percussionista, collabora con Armando Corsi.
DADO SEZZI è multipercussionista e divide il suo tempo tra l'insegnamento e l'attività musicale.
Ha suonato, fra gli altri, con Giorgio Gaber, la Big Band della Scuola Jazz di Quarto, Ombretta Colli, Elio e le storie tese, The great Naco orchestra.
LUCIANO SUSTO ha studiato basso elettrico con Stefano Cerri e Dino D'Autorio, maturando anche importanti esperienze internazionali. |